Nuova Riveduta:

Matteo 23:7

i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì!"

C.E.I.:

Matteo 23:7

e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente.

Nuova Diodati:

Matteo 23:7

e anche i saluti nelle piazze, e di sentirsi chiamare dagli uomini rabbi, rabbi.

Riveduta 2020:

Matteo 23:7

i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: 'Maestro!'.

La Parola è Vita:

Matteo 23:7

Quanto godono dei rispettosi saluti per la strada e di essere chiamati "Rabbino" e "Maestro"!

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 23:7

e i saluti nelle piazze e d'esser chiamati dalla gente: «Maestro!»

Ricciotti:

Matteo 23:7

e i saluti nelle piazze pubbliche e d'esser chiamati dalla gente: "Rabbi".

Tintori:

Matteo 23:7

ed i saluti nelle piazze ed essere dalla gente chiamati maestri.

Martini:

Matteo 23:7

E di essere salutati nel foro, e di essere dalla gente chiamati maestri.

Diodati:

Matteo 23:7

e le salutazioni nelle piazze; e d'esser chiamati dagli uomini: Rabbi, Rabbi.

Commentario abbreviato:

Matteo 23:7

Capitolo 23

Gesù rimprovera gli scribi e i farisei Mt 23:1-12

Crimini dei farisei Mt 23:13-33

La colpa di Gerusalemme Mt 23:34-39

Versetti 1-12

Gli scribi e i farisei spiegavano la legge di Mosè e ne imponevano l'obbedienza. Sono accusati di ipocrisia nella religione. Noi possiamo giudicare solo in base all'aspetto esteriore, ma Dio scruta il cuore. Facevano filatteri. Si trattava di rotoli di carta o pergamena, in cui erano scritti quattro paragrafi della legge, da portare sulla fronte e sul braccio sinistro, Es 13:2-10; 13:11-16; De 6:4-9; 11:13-21. Facevano questi filatteri larghi, per essere ritenuti più zelanti degli altri nei confronti della legge. Dio aveva stabilito che i Giudei facessero delle frange sulle loro vesti, Num 15:38, per ricordare che erano un popolo particolare; ma i Farisei le fecero più larghe del comune, come se in questo modo fossero più religiosi degli altri. La superbia era il peccato preferito e imperante dei farisei, il peccato che li colpiva più facilmente e contro il quale il Signore Gesù coglie tutte le occasioni per parlare. Per colui che viene istruito nella Parola, dare rispetto a colui che insegna è lodevole; ma per colui che insegna, pretenderlo, gonfiarsene, è peccaminoso. Quanto tutto questo è contrario allo spirito del cristianesimo! Il discepolo coerente di Cristo si addolora se viene messo ai primi posti. Ma chi, guardando la Chiesa visibile, penserebbe che questo sia lo spirito richiesto? È evidente che una certa misura di questo spirito anticristiano prevale in ogni società religiosa e in ogni nostro cuore.

Riferimenti incrociati:

Matteo 23:7

Giov 1:38,49; 3:2,26; 6:25; 20:16

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